Indigo Blue

La mia avventura al Lucca Comics si è piacevolmente conclusa con l’acquisto di un  libro, un romanzo grafico ben costruito: Indigo Blue, di Ebine Yamaji (Ed. Kappa).

Ricordavo di aver letto qualcosa tempo fa in giro per il web, e ricordavo che ero molto curiosa di poter avere tra le mani qualcosa di quest’autrice, ma sembrava che la ricerca fosse particolarmente faticosa. Così, quando giovedì mi sono imbattuta nello stand di KappaEdizioni la copertina blu mi è subito saltata agli occhi, e il ricordo di quella recensione mi ha spinto a comprare il libro. Pare sia rimasto piacevolemnte colpito anche il venditore del libro, che al mio “Ho letto tempo fa una bella recensione su quest’opera” mi ha fatto mille domande su chi e dove, ma purtroppo la mia memoria non mi ha aiutata molto.

Il libro è la storia di Retsu, giovane scrittrice di successo con all’attivo un certo numero di romanzi pubblicati. Sebbene stia insieme al suo editor già da parecchio tempo, i suoi sentimenti sono decisamente confusi: la ragazza infatti non riesce a provare amore nei suoi confronti, così come non ne ha mai provato per nessun altro uomo. L’unica volta che Retsu ha provato amore, è stato nei confronti di un’altra ragazza; l’esperienza è stata così devastante per i suoi sentimenti che ha deciso di chiudere dentro di se questa consapevolezza, facendola trasparire solamente attraverso i suoi scritti.
Ad accorgersi di uno di questi indizi è Tamaki, redattrice per una rivista di moda e sua grande fan, che gli esprime il suo punto di vista durante un incontro casuale. Inizia così una ricerca di una Retsu quasi ossessionata da questa donna, per incontrarla nuovamente e per poter capire il proprio turbamento. Nei loro successivi incontri anche Tamaki si rivela essere lesbica, e inizia così una relazione tra le due donne.
Incerta però della sua posizione, Retsu sceglie di mentire alla nuova amante relativamente a Tamaki e di nascondere a quest’ultimo sia la relazione che la sua omosessualità, quantomeno fino a quando non sarà conclusa la stesura del suo nuovo romanzo, una storia che ricalca perfettamente la sua situazione. A mettere la ragazza sotto scacco sarà la proposta di matrimonio dell’uomo, nonché una parola di troppo sfuggita ad un amico durante un incontro. Saranno questi due elementi a dar via all’insieme di eventi che faranno capire a Retsu il senso dei suoi sentimenti, portandole la pace tanto desiderata.

Il disegno è semplice ma molto curato, essenziale nei lineamenti e negli sfondi, ma preciso nelle anatomie. Il tema dell’omosessualità femminile viene trattato con delicatezza e seguendo il percorso interiore della protagonista non tanto nel farsi accettare dagli altri, quanto piuttosto nell’accettare sé stessa fino a raggiungere la serenità tanto agognata. Retsu, infatti, dovrà confrontarsi con i suoi due amanti, ossia con l’omosessualità e l’eterosessualità, accettando ogni parte di sé non tanto e non rinnegando comunque nulla di quello che si è sperimentato o provato in precedenza. E la scelta finale non può che essere una condizione di felicità.

Poichè mi piace lasciare sempre una traccia degli autori, scrivo alcune frasi della postfazione:

Sono estremamente felice d’essere riuscita a portare a termine questo lavoro. da molto tempo desideravo diventare un’autrice in grado di cimentarsi con una storia matura e, finora, avevo abbandonato l’idea prima ancora di iniziare perchè la ritenevo un’impresa impossibile per me. MI sono tornate in mente le parole della mia editor quando finii il mio lavoro precendente: “Vorrei che la prossima volta provassi a disegnare una protagonista adulta, con una storia che coinvolga anche gli uomini“. Era arrivato il momento di mettermi alla prova. Così è nato Indigo Blue.

– Una parte di me ha sempre aspettato una persona dall’aura blu indaco come Y.

– Allora è questo che sono per te? Quella persona blu indaco? Secondo me, invece, quella persona non sono io, ma tu!

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